Il Sarcofago Paleocristiano a Boville Ernica

Sarcofago Paleocristiano - Boville Ernica

Il Presepe più antico al mondo si può ammirare a Boville Ernica (Fr) Datato alla metà del IV secolo d.C., ossia ad un periodo compreso tra il 330 e il 350 d.C.

La città di Boville Ernica (in provincia di Frosinone – Lazio), inserita a pieno titolo tra i Borghi più belli d’Italia, può vantare nel suo millenario patrimonio archeologico-artistico un Presepe risalente al IV secolo d.C., scolpito a rilievo sul coperchio di uno splendido sarcofago paleocristiano.
Trovato nel 1941 in località Sasso, sito di una villa romana ancora tutta da scoprire, è custodito dal 1947 nella Chiesa di San Pietro Ispano. Il manufatto, in marmo bianco, è composto da cassa rettangolare e da coperchio con “alzatina”, cioè con un’appendice sporgente in verticale. La forma originaria della tomba non è ora facilmente percepibile perché, dopo il ritrovamento e il restauro, è stata trasformata in un unico insieme per assolvere alla funzione di altare. Oggi lo possiamo ammirare nella cappella laterale a destra del presbiterio.

Già la decorazione sulla fronte della cassa è unica: un verosimile cancello a scorrimento con grate, con tanto di serratura e di rotelle, come quelli che aprivano le tabernae romane sul fronte stradale, allude all’ingresso del defunto nel Paradiso.
L’alzatina del coperchio, scandita in tre parti, presenta significative scene tratte dal Vecchio e Nuovo Testamento. A sinistra si svolge la scena dei Tre Fanciulli Ebrei, condannati dal sovrano babilonese Nabucodonosor ad essere arsi vivi sulla fornace a causa del loro rifiuto di adorare un idolo d’oro e tuttavia rimasti illesi. Al centro si colloca una tabella sorretta da geni alati, purtroppo senza iscrizione cosicché non abbiamo notizie sull’importante personaggio a cui era destinata la sepoltura. Nel settore a destra ecco comparire il più antico presepe al mondo, articolato in due momenti: la Natività di Gesù, con i pastori, e la sua Epifania, con i re Magi che stanno per giungere presso la capanna a compiere l’Adorazione del Bambino. Una misteriosa figura femminile siede a terra, tra Gesù e la Madonna. Forse da identificare con una personificazione del luogo, con un’ancella della Vergine oppure come Sofia (la divina Sapienza) si colloca esattamente sotto la stella cometa: la sua presenza rende ancora più suggestiva la scena e fa discutere ancora per la sua identificazione. In passato si è pensato che si trattasse di San Giuseppe, ma in realtà egli non compare nelle scene cristiane se non dal V sec. d.C.
La stella cometa, fissata al tetto della capanna, è stata di recente al centro degli studi innovativi di Teodoro Brescia dell’Università di Bari che l’ha individuata nella costellazione celeste al momento del concepimento di Gesù: la scoperta è stata rilanciata dai media con servizi televisivi alla Rai (TG3 Leonardo e Voyager in onda il 4 agosto 2016) e prossimamente sarà proposta da Discovery Channel.

L’archeologa Elisa Canetri, autrice del volume “Il sarcofago paleocristiano di Boville Ernica”, pubblicato a cura del Comune nel 2003, sostiene che il sarcofago, databile tra il 330 e il 350 d.C., è un unicum nell’ambito storico, artistico e religioso. Ad esso spetta davvero un posto di alto rilievo nel patrimonio culturale di noi tutti.

A cura di Elisa Canetri (Museo di Aquino)

Il Sarcofago Paleocristiano su Voyager

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